Progetti | Realizzazione scuola in Ghana - Afuaman |
A 20 KM DA AFUAMAN LA SCUOLA SORGERÀ, NEL SUD DEL GHANA AI CONFINI CON
IL TOGO
Eravamo in molti a festeggiare Padre Eugenio Petrogalli quando, all’inizio della scorsa estate, è venuto nella nostra sede ad incontrare i benefattori che si sono impegnati a sostenere con un’adozione scolastica i nostri bambini del Ghana. In Ghana la nostra Associazione ha messo in contatto cinquanta bambini con altrettanti benefattori. Una organizzazione precisa e puntuale messa in atto da Marielena De Martis, una signora in pensione di Livigno in provincia di Sondrio, che si reca ogni sei mesi in Ghana ad incontrare i nostri bambini e ci fornisce sempre loro notizie aggiornate. Marielena aveva accompagnato Padre Eugenio a questo incontro. Tutti e due sono rimasti colpiti dall’entusiasmo e dalla premura con cui i convenuti chiedevano notizie dei loro adottati. Chi poteva venire era presente, mancavano solo quelli che risiedono in località lontane da Ancona. Padre Eugenio è il classico tipo di missionario. Piccolino, scattante, barbetta d’ordinanza; accoglie l’ interlocutore con grande amabilità e riesce a metterlo subito a suo agio. Appena un po’ più formale quando parla al pubblico, racconta con grande partecipazione la sua Africa. Sono storie di grande miseria e di immensa ingiustizia quelle che abbiamo sentito ma mai riferite con tono lamentoso o con atteggiamenti che potessero sottolineare la sua quotidiana fatica. E di fatica ne deve fare tanta perché, oltre ai suoi normali impegni di missione, nella sua qualità di coordinatore nazionale dei giovani, percorre tutto il Ghana e il Ghana è una nazione lunga come l’Italia ma molto più larga che si inoltra dalle sponde dell’Oceano Atlantico fino all’interno del deserto del Sahara. Le strade sono quelle tipiche dell’Africa dove nessuno ti sa dire quanti chilometri ci sono da una località all’altra, perché è un dato che non interessa, ma tutti sanno quante ore si impiegano perché dipendono dallo stato del percorso e sono diverse se si è nella stagione secca o in quella delle piogge. Pur molto impegnato in questa molteplice attività, Padre Eugenio è riuscito a costruire, con i fondi messi a disposizione dai benefattori di Alìto, una grande scuola articolata in cinque aule, che raccoglierà i bambini delle classi primarie (i primi sette anni), e nei giorni festivi si trasformerà in chiesa. Due aule contigue sono infatti separate da una parete di legno facilmente amovibile. Si tratta di un’opera di grandissima importanza per quella popolazione. Basta pensare che la chiesa attuale è ancora una grande capanna con il tetto fatto con le erbe della savana raccolte in fasci e che i bambini a scuola non ci vanno perché la zona ne è priva. La costruzione procede rapidamente e il tetto sarà completato prima dell’inizio della stagione delle piogge. Poi si dovrà aspettare la stagione secca per stendere l’intonaco che altrimenti non si asciugherebbe. Pensano comunque di poter inaugurare l’edificio per Natale per essere pronti per l’inizio del nuovo anno scolastico che comincia alla fine di Gennaio. Tutta la comunità di Afuaman, la località sulla costa vicino al confine con il Togo, dove sorgerà la nuova scuola, ha partecipato alla sua costruzione ed ora la sentono come una cosa propria. Le aule che pure sono molto ampie (90 metri quadrati) saranno affollatissime. Padre Eugenio non ha fatto altro che ringraziare sottolineando che noi non ci possiamo rendere conto dell’importanza di questa opera per quella popolazione. Trasferiamo questi ringraziamenti e la felicità di Padre Eugenio, che è la nostra felicità, ai nostri benefattori.
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